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sabato 17 agosto 2013

E lavoro fu!


Dopo qualche giorno di ricerca, esattamente il 14 Agosto, abbiamo trovato una sistemazione con annesso lavoro.
Ma facciamo un passo indietro, il Working Holiday Visa, ha la possibilità di essere esteso per un ulteriore anno e il modo per poter ottenere questo nuovo visto è quello di lavorare per 88 giorni nell'agricoltura, nelle costruzioni oppure fare wwoofing (una specie di volontariato dove in cambio del lavoro si riceve vitto e alloggio). La nostra idea è che se c'è questa possibilità è giusto sfruttarla e così ci siamo trovati fin da subito a cercare una sistemazione per poter incominciare a fare questi fatidici 88 giorni in farm.

Iniziata la ricerca però ci siamo scontrati con un sistema che poco traspare da "fuori", dall'Italia si tende a minimizzare o addirittura a dissimulare rispetto questo aspetto…l'80% e forse anche di più dl lavoro in farm è gestito dai Working Hostel…questi ostelli ti assicurano il lavoro in cambio del tuo soggiorno nelle loro strutture (il più delle volte fatiscenti)…e quindi anche se hai un mezzo sei costretto a dormire in ostello e a pagare un affitto. Abbiamo sentito fantomatiche leggende metropolitane sui guadagni che uno può fare in farm e probabilmente molte di queste sono vere, ma ci sentiamo di dire che almeno nella zona dove siamo noi per tirarci fuori dei bei guadagni devi essere un bel fenomeno. Quindi è bene essere preparati e non credere di trovare l'Eldorado.

Noi abbiamo cercato per qualche giorno da soli avendo il mezzo, ci siamo affidati alle agenzie sponsorizzate dal governo proprio per trovare un lavoro nell'agricoltura ma senza fortuna (anche qua le strade sembrano in qualche modo bloccate da qualcosa di non chiaro aimhè)…il terzo giorno abbiamo deciso di girare un po' per working hostel…il primo che abbiamo visitato è il Berri Backpackers ma senza fortuna (peccato perché sarebbe stata una struttura molto carina)…posti esauriti in quanto la stagione è già a metà e quindi i posti sono stati tutti presi…

Il secondo, nemmeno nei peggiori film thriller…assomigliava molto all'hotel di Psycho…in più sul tavolo della cucina…una zampa di canguro…appena vista siamo fuggiti…il terzo, quello dove poi ci siamo stabiliti è un compromesso tra qualità e lavoro. La struttura diciamo non è delle migliori, ma questo è l'ostello con il maggior volume di lavoro della zona e infatti il giorno dopo il nostro arrivo eravamo già al pezzo…Qua in ostello aimhè avevano finito le camere doppie :( e quindi siamo al momento in una camerata di 4 persone con un'altra coppia di Hong Kong…molto carini e silenziosi :-P … abbiamo anche conosciuto altri 8 Italiani che soggiornano qua, tutti con le loro storie ma con un triste comune denominatore…la nostalgia dell'Italia in quanto paese natale ma anche la rabbia verso un paese che non offre nulla ai suoi giovani.

Picking Bag


Abbiamo quindi iniziato il lavoro di Fruit Picking…più precisamente picking di Arance. La mattina seguente il nostro arrivo, alle 9AM partenza con il pulmino verso la farm. Al momento lavoriamo presso una fattoria di nome Graham Shulz…interminabili file di alberi e kg e kg di arance da raccogliere. Il lavoro è duro ma gratificante…in quanto a far da contraltare allo sforzo fisico c'è una rigenerazione mentale che solo la natura sa regalare…il silenzio…i profumi della terra…l'aria veramente buona e dei colori che rendono ogni vista un quadro.

La raccolta delle Arance viene pagata a Bin, ovvero a cesta, ogni cesta è circa 500 kg. Nella farm dove stiamo attualmente lavorando i bin vengono pagati 24$ l'uno…noi novellini il primo giorno ne abbiamo fatti 4 in tutto il giorno..ieri ne abbiamo fatti  quasi 3 in mezza giornata, questo significa che con la pratica si migliora e sentendo in giro almeno 6-7 in due dovremmo riuscire a farli…beh vedremo.

Vi lasciamo con i soliti "consigli"…in farm parlano SLANG stretto…tenetevi pronti perché per capirli è veramente dura dura dura dura…per chi si troverà come noi a lavorare nei frutteti di agrumi (arance, limoni, mandarini) vi consigliamo di proteggervi gli avambracci con degli scalda muscoli o con dei vecchi calzettoni tagliati ad hoc per l'occasione per proteggervi dalle molteplici spine degli alberi evitando di tagliuzzarvi e bucarvi in continuazione…terzo ed ultimo..venite con molta umiltà e pochi voli pindarici…l'Australia, almeno sotto questo punto di vista non è tutto oro e bisogna saper anche accettare dei compromessi per poter fare quello che ci siamo prefissati prima della partenza e in più i backpacker hanno pochi "diritti" da queste parti…

See'ya later!






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