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martedì 20 gennaio 2015

In cammino verso Kuala Lumpur!!!

Singapore...una grande città che se non fosse per la naturale quantità di asiatici che la popola sarebbe una perfetta città "occidentale". Multiculturale ma con una forte connotazione da grande città americana, shopping sfrenato in giganteschi mall, quartiere finanziario costituito da immensi grattacieli e la multietnicità celebrata dai vari quartieri "ghetto" come Chinatown e Little India.

Il giro della città è partito dalla visita dell'immancabile ChinaTown e del suo mercato mattutino...pieno di colori e odori (non sempre gradevoli), la cosa che balza subito all'occhio è che parte preponderamente della cultura di questa città è il cibo, con banchetti e piccoli ristorantini aperti anche 24 ore!

Una addormentata Chinatown

Il mercato del pesce.
Dopo una passeggiata nell'addormentata Chinatown, vista l'ora mattutina, ci siamo apprestati a visitare Clarke Quay, un hub turistico pieno di ristoranti e pub "spennaturisti", ma noi non ci siamo fatti abbindolare e non con poca fatica e dolore ai piedi ( temperature asfissianti...35 gradi con 85% di umidità) siamo arrivati finalmente a Marina Bay. Questa baia vede sorgere da una parte il mega hotel Marina Bay Sands, molto particolare con tre grattacieli che sorreggono sulla loro sommità un lunga riproduzione di uno scafo di una nave da crociera, e dall'altra il mastodontico centro finanziario con ai piedi Merlion, il leone che sputa acqua, simbolo della città. Passeggiare lungo questa baia fa capire come questa città sia veramente all'avanguardia...ad ogni angolo strutture che sfidano qualsiasi legge fisica e architettonica. Fatta anche la dovuta fermata da Merlion e aver mangiucchiato qualcosa ci siamo diretti fino ai piedi del Marina Bay Sands per cercare il modo di salire in cima…ma aimhè l’unico modo era pagare quasi 30S$, quindi abbiamo ringraziato e declinato l'offerta decidendo di rientrare in albergo e di ritornare nei paraggi verso il tramonto al Garden By the Bay, un parco botanico super tecnologico. Questo, infatti, rende del suo meglio di notte lasciando i visitatori attoniti di fronte a questi alberi artificiali illuminati da mille luci colorate i "Supertree Grove".

Marina Bay con a destra il centro finanziario e a sinistra il Marina Bay Sands

Merlion a guardia del centro finanziario...

Il giorno dopo è stata giornata di trasferimenti...infatti dopo la mattinata dedicata alla visita di Little India e la capatina nel quartiere dello shopping sfrenato con visita anche all'osservatorio Ion Sky (56° piano di un mega centro commerciale)  è giunta l'ora di passare il confine e quindi di avviarci verso Johor Bahru dove ci avrebbe atteso il treno per Kuala Lumpur.
E qui ci è capitata una grande avventura, questo confine ce lo ricorderemo negli anni avvenire! :D
Singapore e la Malesia sono divise dallo stretto di Johor e collegate solo da un ponte. Una volta sbrigate le veloci pratiche per l’uscita da Singapore ci siamo avviati verso il terminal degli autobus e non sapendo quale prendere decidiamo di chiedere alla polizia locale. Un gentile poliziotto ci svela che è possibile arrivare a Johor Bahru anche facendo il ponte a piedi e risparmiare i soldi della corsa. Senza pensarci due volte e non curanti dei 22kg di zaini che portavamo sulle spalle decidiamo di cogliere al volo l’occasione e andare a piedi. Ed è qui che inizia il calvario. Facciamo, pieni di speranza, tutto il ponte ad un certo punto però il camminamento si interrompe, sgomento…il ponte infatti a detta del poliziotto era circa 4km e l’idea di farlo indietro era veramente pesante. Ma non c’era altra scelta se non tornare indietro a prendere un autobus, quindi non curanti di alcuni pescatori che ci urlavano qualcosa torniamo verso la stazione. Arrivati ormai stremati alle porte della stazione…doccia fredda! Non è possibile tornare nel territorio di Singapore! Eravamo quindi in trappola!!! Ad un certo punto il solito buon poliziotto ci vede e stupito della nostra presenza ci viene a chiedere. Conversando con lui capiamo che per arrivare a piedi dall’altra parte, avremo dovuto fare il pezzo che mancava camminando al margine dell’Autostrada!!!!  Non eravamo molto convinti di questa opzione visto che ormai era buio ed eravamo stremati..ma era l’unica cosa da fare e armati di coraggio, MOLTO coraggio, siamo tornati sui nostri passi e abbiamo fatto questo percorso che dire pericoloso è dir poco. Arrivati finalmente alla dogana Malese un poliziotto vedendoci arrivare dalla strada, insospettito, ci viene a chiedere perché eravamo là…con la paura che ci volesse arrestare spieghiamo la situazione e lui con un sorrisone ci dice : VI SCORTERO’ FINO ALL’IMMIGRAZIONE!  Musica per le nostre orecchie e fine del calvario…infatti dopo questa avventura non mancava che attendere le 23.35, ora in cui avremmo preso il treno 24 SENANDUNG SUTERA destinato a Kuala Lumpur, città da dove vi stiamo scrivendo in questo momento e della quale vi parleremo presto!!

Il lungo ponte verso la Malesia!



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